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Contrariamente a quanto molti pensano, suonare con Swing non significa travolgere l’ascoltatore con insopportabile tensione. Quello è forse compito del Rock. Il jazz è più sottile: ascoltate bene le sue grandi pagine e notate come invariabilmente i maestri porgono il loro messaggio con calma olimpica. Trascinano eccome, ma grazie a una incredibile sapienza ritmica. Così riescono a “volare” sul tempo (lento o rapido non importa) senza appoggiarsi al beat dell’accompagnamento, finalmente “atterrando” con effetto dirompente quando riagganciano il ritmo di base.Per altri ascoltatori invece, “relax” ha a che fare col tempo lento, suono morbido e una posizione d’ascolto sprofondata in una poltrona avvolgente, gambe tese, piedi sopraelevati (sgabello o altro), pipa fumante e grande birra a portata di mano.Beh, questo album cerca di mettere d’accordo tutti senza eccedere in nessuna direzione.Il tempo musicale mai troppo veloce, suoni belli e calibrati ecc.E’ una selezione piena di incisioni celebri e innovative. Gioielli come “My Funny Valentine”, “Vendome” e “Sweet and Lovely”, registrati all’inizio di carriera di mitici esecutori come Gerry Mulligan, Modern Jazz Quartet e Thelonious MonkNon mancano maturi giganti del jazz “di mezzo” “come Coleman Hawkins, Teddy Wilson, Ben Webster, Benny Goodman, Lionel Hampton e Teddy Wilson, ne fantastici innovatori come Lee Konitz, Wes Montgomery e Bill Evans.E che dire mai di grandi del “Modern Jazz” come Stan Getz Jay and Kai e Clifford BrownBeh, ripensando a quella poltrona, quella pipa e quella birra….