Les Chansonnier: Charles Aznavour - Halidon Music

Les Chansonnier: Charles Aznavour

  • Home
  • News
  • Les Chansonnier: Charles Aznavour
  • Data:

SERIE : Les Chansonnier - Charles Aznavour

 

Charles Aznavour, pseudonimo di Shahnour Vaghinagh Aznavourian (Parigi, 22 maggio 1924) è un cantautore e attore cinematografico francese di origine armena.
Noto con il soprannome di Charles Aznavoice, ma anche detto il "Frank Sinatra della Francia", canta in sette lingue e si è esibito in molte parti del mondo. Ha dato lustro alla Francia ed è stato insignito della Legion d'Onore.
 
Charles Aznavour nasce a Parigi da immigrati di origine armena. I suoi genitori lo inserirono nel mondo teatrale parigino in giovanissima età. Iniziò infatti all'età di nove anni già con il nome d'arte di Aznavour. Il suo colpo di fortuna lo ebbe quando fu scoperto, nel 1946, da Édith Piaf che lo portò in tournée in Francia e negli Stati Uniti. Se nel 1950 raggiunse la notorietà sul mercato francofono, sei anni dopo divenne una vera e propria star grazie alle esibizioni all'Olympia e alla canzone Sur ma vie.
Negli anni sessanta Aznavour rinforzò la sua fama con una serie di successi, a partire da Tu t'laisses aller (1960), proseguendo con La mamma (1963), For Me Formidable (1964) e Que c'est triste Venise (1964), per finire con Désormais (1969). Gli anni settanta si aprirono con La bohème (1971) e con una triste polemica sul suo esilio fiscale in Svizzera. In questo periodo l'artista intensificò le sue apparizioni sul mercato italiano, traducendo anche alcuni suoi vecchi "cavalli di battaglia".
La maggior parte delle sue canzoni parlano d'amore e nella sua lunga carriera ne ha scritte oltre 1000. Il fatto che canti in sette lingue (francese, inglese, italiano, napoletano, spagnolo, tedesco e russo) gli ha consentito di cantare in tutto il mondo divenendo subito famosissimo. Ha cantato alla Carnegie Hall ed in tutti i maggiori teatri del mondo; ha duettato con star internazionali del calibro di Liza Minnelli, Sumiva Moreno, Compay Segundo, Céline Dion, Laura Pausini e, in Italia Mina.
In Italia ha collaborato con Giorgio Calabrese per quasi tutte le versioni italiane delle sue canzoni, e in parte con Sergio Bardotti, fino alla metà degli anni settanta; in seguito ha collaborato con Lorenzo Raggi e nel 1989 con Sergio Bardotti e Nini Giacomelli per l'intero album e CD Momenti sì,momenti no. Ha partecipato al Festivalbar 1972 con Quel che non si fa più (canzone poi divenuta colonna sonora di uno spot della Mulino Bianco); inoltre ha partecipato come ospite fuori gara al Festival di Sanremo 1981, presentando il brano Poi passa, ed al Festival di Sanremo 1989 con la canzone Momenti sì,momenti no.
Molti interpreti della musica leggera italiana hanno inciso alcune sue canzoni; ricordiamo, tra i tanti, Gino Paoli (Devi sapere, versione italiana di Il faut savoir), Domenico Modugno (La mamma, inserita dal cantautore pugliese nel suo sedicesimo album Modugno, del 1964) Ornella Vanoni (La boheme, incisa nel 1968 nell'album Ai miei amici cantautori, e L'amore è come un giorno, incisa nel 1970 nel suo LP Ah! L'amore l'amore, quante cose fa fare l'amore!), Iva Zanicchi (che all'Artista ha dedicato nel 1971 un intero album, Caro Aznavour), Mina (Ed io tra di voi, incisa dalla Tigre di Cremona nel 1970 nel suo album Quando tu mi spiavi in cima a un batticuore), Gigliola Cinquetti (La boheme), Gipo Farassino (Porta Pila, versione di La boheme con testo in piemontese), Mia Martini, Enrico Ruggeri (A mia moglie), Renato Zero (L'istrione, incisa nel 2000 nel suo album Tutti gli Zeri del mondo), Franco Battiato (Ed io tra di voi, incisa dal cantautore siciliano nel 1999 nel suo album Fleurs), Massimo Ranieri (L'istrione, incisa nel 2006 nel suo album Canto perché non so nuotare...da 40 anni e Gilda Giuliani (Quel che non si fa più, incisa nel 1996 nel suo album Serena).