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Pyotr Ilyich Tchaikovsky è senza dubbio il compositore russo più conosciuto a livello mondiale in particolare grazie alla sua connessione con il mondo della danza classica, a cui è indissolubilmente legato grazie alle opere “Il Lago dei Cigni” e “Lo Schiaccianoci”. Anche se non avete familiarità con la sua produzione musicale, è estremamente probabile che abbiate già sentito alcuni dei suoi brani. Volete saperne di più su di lui? Ecco 10 fatti per aiutarvi a conoscerlo.
- Le origini
Nato nel 1840, era il terzo di sette figli avuti dalla coppia composta da Ilya Tchaikovsky, un ingegnere minerario russo, e Aleksandra Andreevna d’Assier, di discendenza francese ma originaria di San Pietroburgo. Con la sorella Aleksandra, sua prediletta, Pyotr fece il suo primo tentativo di composizione in assoluto: aveva appena quattro anni e l’interesse per la musica non lo avrebbe mai abbandonato. - Gli anni della formazione
Nella Russia di metà Ottocento non esistevano percorsi di studio musicali, quindi a dieci anni fu indirizzato verso la Scuola di Giurisprudenza, che mise in evidenza le sue qualità di studente brillante. Durante i nove anni che vi trascorse, Pyotr strinse rapporti che avrebbero avuto un forte impatto sulla sua personalità e cominciò anche ad assistere a opere teatrali e balletti, esperienze che si sarebbero rivelate formative e di ispirazione per il suo futuro di compositore. - La passione per Mozart
A sedici anni rimase folgorato dal primo ascolto dell’opera lirica Don Giovanni di Mozart, che ebbe su di lui un impatto enorme e svolse un ruolo fondamentale nell’indirizzarlo sempre più verso la musica. Anche il Requiem, ultimo capolavoro lasciato incompiuto dal compositore austriaco, lo impressionò enormemente, tanto che Tchaikovsky lo definì “uno dei lavori d'arte più divini al punto che non si può non avere pietà di coloro che non sono in grado di comprenderlo ed apprezzarlo”. - La scelta della musica come carriera
Quando nel 1861 a San Pietroburgo aprì il primo Conservatorio Pyotr, all’epoca ventunenne, abbandonò definitivamente il mondo della Giurisprudenza per studiare armonia, contrappunto e composizione. Tra le sue prime produzioni figura L’uragano, un’overture in Mi minore che rappresenta il suo approccio alla musica a programma e l’avvio verso uno stile di composizione più maturo. - L’insegnamento e le prime opere di successo
Appena diplomato, divenne professore di teoria musicale al Conservatorio di Mosca, ma il suo rapporto con l’insegnamento non fu mai semplice. Iniziò nel frattempo anche a dedicarsi in modo più continuativo alla composizione. Tra i titoli principali si ricordano la Sinfonia No. 1 in Sol minore, Op. 13 e la prima opera lirica completata, Il voivoda, che fu accolta favorevolmente. Ispirandosi alla produzione shakespeariana compose anche l’overture-fantasia Romeo e Giulietta, che rimaneggiò più volte negli anni fino al 1880; seguirono inoltre L'ufficiale della guardia (Opričnik), un’altra opera lirica, musica da camera (apprezzata niente di meno che dallo scrittore Lev Tolstoj) e il Concerto No. 1 in Si bemolle minore Op. 23, tuttora tra i lavori più amati del compositore.
- La prima fallimentare de Il Lago dei Cigni
Il lago dei cigni, primo balletto di quella che poi sarebbe diventata una famosissima trilogia, andò in scena per la prima volta al Teatro Bol'šoj di Mosca nel 1877 ma si rivelò un fiasco totale. L’orchestra non fu in grado di eseguire correttamente la partitura, ritenuta troppo complessa e inusuale da un direttore quasi alle prime armi, la scena fu allestita recuperando materiale usato per spettacoli rappresentati in precedenza e la coreografia risultò banale. Persino la musica venne definita “noiosa” dalla critica!
- Il matrimonio
Tchaikovsky sposò Antonina Milyukova, che in passato era stata sua allieva al Conservatorio, ma il matrimonio ebbe vita estremamente breve: Pyotr sapeva di essere omosessuale, e la coppia si separò dopo appena sei settimane. Le leggi della Russia imperiale però ammettevano il divorzio solo in caso di adulterio, perciò i due rimasero formalmente marito e moglie fino alla morte di Pyotr. - La corrispondenza con Nadežda von Meck
Tchaikovsky intrattenne una fitta corrispondenza epistolare con Nadežda von Meck, la vedova di un ricco ingegnere ferroviario. La donna si offrì di fargli da mecenate e tra i due nacque un rapporto molto stretto, tanto che si scrissero per ben quattordici anni discutendo di argomenti di ogni genere tra cui politica, filosofia, fede e persino della natura dell’amore. Nonostante il legame intenso, i due non si incontrarono mai. - Le tournée di successo in Europa e negli Stati Uniti
Ormai all’apice della fama, durante gli ultimi anni della sua vita il compositore riuscì a superare la paura di vestire i panni di direttore d’orchestra (estremamente ipocondriaco, era infatti terrorizzato dall’idea che la testa potesse cadergli per via dei movimenti bruschi e la reggeva con una mano). Tenne concerti estremamente acclamati in Europa e persino negli Stati Uniti, dove nel 1891 fu invitato a presenziare all’inaugurazione della Carnegie Hall di New York. - La morte e le opere principali
Tchaikovsky si spense nel 1893 all’età di 53 anni, probabilmente a causa di un’epidemia di colera che aveva colpito San Pietroburgo. Si è a lungo speculato su un suo possibile suicidio, voce che iniziò a circolare alla sua morte, ma non esistono prove a sostegno di tale ipotesi. Tra le sue opere più importanti si annoverano la Serenata per orchestra d'archi in do maggiore, Op. 48, il Capriccio italiano e l’Overture 1812 (che includeva lo scoppio di colpi di cannone), la raccolta di dodici pezzi per pianoforte Le Stagioni, il balletto La bella addormentata, l’opera La dama di picche, la Sinfonia No. 6 in Si minore “Patetica” e ancora il terzo balletto della trilogia, Lo Schiaccianoci.
Pyotr Ilyich Tchaikovsky è ancora amatissimo al giorno d’oggi e la sua produzione costituisce un tassello essenziale e imprescindibile della storia della musica del periodo romantico. Dopo aver ripercorso insieme le tappe principali della sua vita non resta che perdersi nella straordinaria vitalità della sua musica! Dove trovarla? Abbiamo raccolto alcune delle sue opere più popolari nella playlist “The Best of Tchaikovsky”, che potete trovare sul nostro canale YouTube. Buon ascolto!